Processo Why not. I procuratori attendono motivazioni per decidere il da farsi
Al termine del processo "Why not", i sostituti Procuratori della Repubblica di Catanzaro, Massimo Lia ed Eugenio Facciolla, in merito alle decisioni prese dal giudice Mellace, hanno dichiarato: "Non è facile dare una lettura generale di un provvedimento così complesso, comunque ci sono alcune cose che condividiamo ed altre che non condividiamo affatto. Attenderemo le motivazioni delle decisioni del giudice e poi decideremo il da farsi". Il giudice ha infatti deciso di condannare 8 imputati e assolverne altri 34, per quanto riguarda coloro che avevano chiesto i giudizio abbreviato, ed inoltre di rinviare a giudizio 27 persone e proscioglierne altre 28, per quanto riguarda quelli che avevano deciso di proseguire la normale udienza preliminare. " Il dato che per noi è più rilevante in questo senso è che il giudice non ha riconosciuto l'associazione a delinquere che avevamo delineato e sostenuto". "Ha confermato la illegalità della gestione di molti progetti finanziati dalla Regione Calabria con un meccanismo che si ripeteva, e dunque che nel corso degli anni è stata sperperata una gran quantità di soldi pubblici".