Why not: giudici, de Magistris ignorò dolosamente legge Boato
Volevano conoscere il traffico telefonico dei parlamentari, tramite l'acquisizione dei tabulati: "un'attivita' illecita perche' dolosamente inosservante della legge Boato", che impone l'obbligo di chiedere l'autorizzazione alla Camera di appartenenza. Ecco perchè Luigi de Magistris, quando a Catanzaro era il pm dell'inchiesta 'Why not', e il suo consulente tecnico Gioacchino Genchi sono stati condannati a un anno e tre mesi di reclusione per concorso in abuso d'ufficio. A due settimane dalla sentenza, i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Roma spiegano, in 97 pagine di provvedimento, le ragioni della colpevolezza dell'ex magistrato, poi sospeso da sindaco di Napoli per l'applicazione della legge Severino all'indomani della sentenza, e dell'esperto informatico. (AGI)