Regalino (Manifesto per Crotone) sull’abolizione delle Province
"Non è pensabile che con un tratto di matita vengano cancellate le province italiane facendo passare il messaggio, per lo più mediatico, che gli enti intermedi rappresentino la “casta”. E' quanto scrive in un comunicato stampa Giusy Regalino, capogruppo Manifesto per crotone. "Non credo sia così in quanto le province, alcune delle quali hanno oltre un secolo di vita, sono sempre state punto di riferimento dei territori oltre che enti intermedi di area vasta e di coordinamento tra i comuni e le regioni. Credo che i costi veri della politica vadano ricercati in Enti come le regioni ed il Parlamento con veri eserciti di rappresentanti. Si vuole davvero ridurre la spesa? Si cominci dai parlamentari dimezzandone il numero. Per quanto riguarda poi la nostra regione sono dell’avviso che l’abolizione delle province sarebbe una vera e propria iattura dal punto di vista dell’economia e della democrazia. L’addio alla nostra provincia significherebbe far “ripiombare” il crotonese nell’isolamento più totale, riportare le lancette della storia indietro. Come capogruppo di “Manifesto per Crotone” movimento che nel proprio dna ha i valori della difesa del territorio, non volendo dare lezioni di stile a nessuno, intendo porre una riflessione ad alta voce a tutti gli schieramenti a livello locale, provinciale, regionale e nazionale.
La provincia, nel crotonese, è un ente utile che ha sempre fornito risposte alla collettività o per lo meno ci ha provato. Un esempio tra tutti: grazie all’Ente intermedio è stato possibile intervenire nelle tante vicende del lavoro con relativo accompagnamento nei processi per le richieste della cassa integrazione delle numerose aziende grandi e piccole del territorio. Mantenere in vita gli enti intermedi significa avere in loco competenze su Istituti scolastici, strade provinciali, ambiente, agricoltura, turismo. In assenza sarebbe tutto più lontano dai cittadini. E poi c’è la questione della rappresentanza elettiva: oggi i presidenti ed i consiglieri provinciali vengono eletti dal popolo quindi scelti veramente dagli elettori. Cosa accadrebbe in una operazione di riorganizzazione degli enti intermedi ? Certamente il caos istituzionale.
La battaglia, mi si passi il termine, per il mantenimento delle province dovrebbe essere sposata da tutti così come avvenne per l’istituzione ma, così non è. Voglio informare - continua la Regalino - chi non ne fosse a conoscenza che la Regione Piemonte, il 23 gennaio scorso, ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale sul provvedimento del Governo nazionale sulla scorta delle legittime “pressioni” politiche dei territori. La Regione Calabria come si muoverà? Mi auguro che il Governatore Scopelliti seguirà autorevolmente il presidente della Giunta piemontese, anche le piccole province fanno parte della Calabria. I Consiglieri regionali del crotonese, soprattutto quelli di maggioranza eletti dal popolo in questo territorio, riusciranno a fare squadra per difendere la nostra provincia ? Spero di si, al di là delle enunciazioni di principio. Infine, i parlamentari calabresi “nominati” e sempre presenti sui problemi del territorio… da che parte stanno? Non possiamo essere esenti dal dare un contributo a difesa del nostro territorio, sarebbe demandare ancora una volta le responsabilità ad altri e ritrovarci poi nella cultura del “lamentarsi” perché alla fine se non sentiamo di condividere il sentimento di appartenenza, vuol dire che non abbiamo identità e questo sarebbe il declino annunciato ed attuato dell’essere crotonesi".