Didinna: Senatore chieda scusa ai cittadini catanzaresi e crotonesi
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Corrado Didonna Presidente circolo “Il Rinnovamento”
“Ho letto con estremo stupore ed un pizzico di preoccupazione , le dichiarazioni di Pasquale Senatore, ex sindaco di Crotone ed ex consigliere regionale del PDL in merito alla presunta soppressione della Provincia di Crotone a seguito della manovra integrativa varata dal Governo Berlusconi che ha definitivamente deciso di mettere le “mani” in tasca ai ceti più onesti e produttivi del paese inasprendo la pressione fiscale e chiudendo definitivamente le porte allo sviluppo del Meridione e delle sue popolazione. L’ex sindaco di Crotone, Pasquale Senatore , però si dovrebbe letteralmente vergognare quando dichiara sui quotidiani che le cittadinanze di Catanzaro e Crotone al pari di Firenze e Pisa si guardino in cagnesco addirittura venendo alle mani per diversa cultura, dialetto, mentalità e perfino DNA; queste parole devono essere oggetto di una vigorosa condanna della Politica con la “P” maiuscola perché istigano una inutile guerra tra poveri ed allontanano la gente dai veri problemi, che questa manovra da “macelleria sociale” , arrecherà ai calabresi ed alla già precaria economia locale. Intervenga altresì la Magistratura perché quanto dichiarato da Pasquale Senatore, se vero e correttamente pubblicato sui giornali del 13 agosto scorso, farebbe sì da ravvisare anche estremi di reato nella fattispecie di istigazione all’odio razziale e territoriale per come previsto dalla normativa vigente (Legge Mancini). Catanzaro e Crotone, o dir si voglia viceversa, sono entrambe realtà composte da cittadinanze civili, oneste e lavoratrici che reciprocamente si rispettano per aver convissuto per secoli sotto lo stesso tetto politico ed istituzionale tale da integrarsi perfettamente e senza mai alcuna contraddizione di sorta , né atto di odio e violenza etnica o territoriale; esempio lampante né è il sottoscritto che ha svolto parte della propria attività lavorativa a Crotone e nel Marchesato dove oltre che a trovare tanti amici vecchi e nuovi , ha sposato anche una ragazza del posto, considerando quei luoghi come propria seconda città natale. Le parole di Senatore , credo siano state per lo più spunto di un pessimo “cabaret” politico visto ormai la via del tramonto che l’ex esponente politico ha intrapreso da qualche anno a questa parte, mi auguro invece che non vengano prese come spunto da qualche “idiota” di turno per fomentare la fiammella di tensione sociale già esistente nel nostro Paese per via dei grossi sacrifici economici richiesti ai cittadini. In conclusione, in questo triste e sacrificato momento è necessario che invece tutti i calabresi rispondano alla “macelleria sociale” che si abbatterà nei prossimi mesi con una grossa manifestazione di unità e coesione tra le varie realtà sociali e produttive della regione predisponendo fin da subito una valida piattaforma di proposte e iniziative politiche affinché i sacrifici richiesti vengano fatti da tutti in egual modo ma soprattutto da quella grande maggioranza di “furbetti” che ancora oggi si permettono di difendere caste e privilegi di ogni tipo , di evadere le tasse e come presumibilmente dichiarato da Senatore,incitare l’odio e la violenza territoriale”
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