Crotone, amministratori in marcia per difendere la Provincia
Domani alle 9,30 i rappresentanti istituzionali a tutti i livelli del territorio di Crotone si ritroveranno alle 9,30 nella sala "Borsellino" dell'ente intermedio per poi partire con una marcia di protesta verso la prefettura di Crotone, contro la paventata chiusura della Provincia di Crotone.
Questo il testo completo del deliberato del Consiglio Comunale e Provinciale nella seduta odierna congiunta sulla ventilata abolizione delle province: "Il Consiglio Comunale ed il Consiglio Provinciale di Crotone, riuniti in modo congiunto: premesso che è stata largamente diffusa a mezzo stampa la ormai permanente decisione del Governo di definire una "riforma" del sistema delle province italiane; tale decisione è evidente che cerca spiegazione e giustificazione, sul contenimento della spesa pubblica per meglio organizzare e riequilibrare i conti ed il bilancio dello stato, consapevoli che solo con l'impegno e il concorso di tutte le istituzioni della Repubblica è possibile coniugare risanamento, equità e crescita in una prospettiva di coesione sociale e territoriale ; è stato dimostrato invece che l'eliminazione delle province non produce riduzioni di spesa pubblica che diversamente potrebbero essere ricercate in altre e ben più giuste ed auspicabili direzioni (taglio dei parlamentari e delle loro indennità, soppressione di enti strumentali, finanziamento ai partiti); comunque l'attività in svolgimento a cura del Governo nei confronti delle province cosiddette "minori" penalizza, umilia e mortifica le comunità, bisognose, viceversa di differenti attenzioni ed attività da parte dello Stato centrale; alle varie ipotesi "ragionate" in questi ultimi mesi la più recente sarebbe quella di eliminare le province che non rispondono ad almeno a due dei tre parametri e precisamente corrispondenti a numero di abitanti complessivi, estensione e numero di comuni; si appalesa che la scelta di riduzione delle attuali province trascura di considerare le esigenze di carattere sociale, politico e produttivo di realtà intercomunali e che la norma avrà effetti devastanti sull'economie locali, poiché produrrà il blocco totale degli investimenti programmati dalle province e ostacolerà i diversi progetti anche pluriennali finanziati dai fondistrutturali UE con il serio rischio di isolare ulteriormente i territori dallo stato; è dovere degli Enti locali e intermedi, difendere i territori amministrati, preceduti da anni di impegno di tutte le forze politiche, sociali e con l'appoggio incondizionato della comunità locale; Si sono così determinati di dare mandato, ai due Presidenti di consiglio, di costituire un comitato aperto, composto da Sindaco e dal Presidente della Provincia , dai due Presidenti di Consiglio, dai rappresentati dei gruppi consiliari comunali e provinciali di maggioranza e opposizione, dai consiglierie assessori regionali espressione del territorio, dai sindaci del territorio provinciale, dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed economiche e ordini professionali e Presidente della Camera di Commercio; di rappresentare, in maniera ferma e convinta ai vertici dell'Unione Province Italiane, la propria contrarietà alla proposta diriduzione del numero delle province attraverso la soppressione degli entiminori unicamente in base a sterili criteri quantitativi; nonché l'invito ai vertici dell'UPI di riprendere la comune posizione in difesa di tutti gli enti provinciali, attraverso un'organica e necessaria riforma degli enti locali; di avviare, un'azione forte e unitaria a difesa del territorio crotonese e dei posti di lavoro a rischio; a difesa, dei presidi dello stato, ovvero Prefettura, Questura, Comando Provinciale dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Agenzia delle entrate, Catasto, Direzione provinciale del lavoro, Corpo Forestale dello stato, Motorizzazione civile, Camera di Commercio, ASP, che devono continuare a essere operativi a garanzia della legalità, messa in discussione dalla presenza della criminalità organizzata sempre più invasiva; a sostenere, insieme alla Regione Calabria, tutte le azioni a difesa e mantenimento delle province di Crotone e Vibo Valentia, nonché definire, eventualmente, una nuova riperimetrazione dei territori provinciali, vista la disponibilità già espressa da tutti gli enti provinciali calabresi in occasione dei Consigli Provinciali congiunti tenutasi a Lamezia Terme il 23 Gennaio u.s.; di coinvolgere, unitamente al Comitato, i parlamentari calabresi, presenti nei due rami del Parlamento, a difesa dell'identità dei territori e a garanzia di quelli più deboli, nonché dare mandato al Presidente della Provincia e al Sindaco della città capoluogo, di avviare contatti con i responsabili dei territori interessati dallo scioglimento; di convocare, i Sindaci e i rispettivi Consigli comunali, il Consiglio provinciale, i parlamentari del territorio, i Consiglieri e assessori regionali, le organizzazioni sindacali ed economiche, gli ordini professionali, il Presidente della camera di Commercio, per lunedì 2 Luglio alle ore 9.30 presso la Sala Borsellino della provincia di Crotone, per raggiungere successivamente, in corteo, la Prefettura, per esprimere la contrarietà alla decisione del governo sulla soppressione delle province." Il presidente del Consiglio Provinciale Benedetto Proto Il presidente del Consiglio Comunale Arturo Crugliano Pantisano