Lorecchio e Brunetti contro l’abolizione delle province
Umberto Lorecchio e Barbara Brunetti rispettivamente coordinatore e vice coordinatore provinciale del PdL di Crotone si schierano contro la soppressione delle Province, per come previsto dal decreto “Salva Italia” del Governo Monti. "Siamo disposti a scendere in campo in prima persona e adottare tutte le misure necessarie a contrastare l’antidemocrazia. Il motivo per cui siamo disposti a tutto sta nel fatto che il nostro territorio, che oggi rappresentiamo come classe dirigente politica, non può subire altre mortificazioni. Oltre al fatto che siamo ancor di più convinti che l’abolizione delle province non determinerà una riduzione della spesa, ma creerà ulteriori aumenti e disservizi.
A rafforzare il nostro pensiero vi sono numerosi studi fatti e pubblicati dalla “Bocconi” e da altre fonti, come quello molto dettagliato e puntuale fatto da “Siope”, dove su una spesa pubblica complessiva (anno 2011) di 813 miliardi di euro, la quota parte delle Province è di 11 miliardi di euro, quindi una incidenza dell’1,35% della spesa pubblica complessiva. Nel 2010 il personale politico delle Province ammontava a circa 4.000 unità. A seguito dell’approvazione del decreto legge 2 del 2010 il numero dei consiglieri e degli assessori è stato ridotto del 20%. Con il decreto legge 138 del 2011 (convertito da l.n.148/11), è stata operata un’ulteriore riduzione del 50% sul numero dei consiglieri e degli assessori provinciali. Per cui il numero totale degli amministratori risulterà a regime costituito da 107 Presidenti, 395 Assessori e 1272 Consiglieri, per un totale di 1774 con una riduzione complessiva in numero del 55%.
Nel caso specifico della Provincia di Crotone il numero dei consiglieri passa dagli attuali 24 a 10 e gli Assessori da 8 a 3. Riguardo il costo della politica, di quella che in gergo viene chiamata la casta, i compensi degli amministratori provinciali (di tutte le 107 province) si ridurranno dagli attuali 111 milioni di euro, a circa 34 milioni di euro, sulla base di quanto previsto dal decreto 78 del 2010 in materia di riduzione delle indennità degli amministratori provinciali.
Questa è la valutazione dal punto di vista economico. Ma perché non si guarda il problema dal punto di vista delle deleghe e delle competenze delle province. Per quel che concerne in materia di mobilità, trasporti, viabilità, con la gestione di circa 125 mila chilometri di strade nazionali extraurbane. La provincia di Crotone gestisce 66 strade con un totale di circa 1000 chilometri. Oltre la gestione del territorio e tutela ambientale, con la difesa del suolo, prevenzione delle calamità, tutela delle risorse idriche ed energetiche; lo smaltimento dei rifiuti. Ricordiamo le calamità degli ultimi due anni che la Provincia di Crotone ha dovuto gestire disponendo di circa 6 milioni di euro con fondi del proprio bilancio per evitare le chiusure delle strade.
L’edilizia scolastica, con il funzionamento delle scuole e la gestione degli edifici. Lo sviluppo economico e i servizi per il mercato del lavoro, con la gestione dei servizi di collocamento attraverso i centri per l’impiego; il sostegno all’imprenditoria, all’agricoltura, nonostante la Legge regionale 34/2002 “Conferimento delle funzioni amministrative alle Province”, le deleghe di funzione siano ancora oggi in mano alle Regioni, alla caccia e alla pesca. La promozione delle energie alternative e delle fonti rinnovabili, della cultura, del turismo, dello sport e dei servizi sociali.
Ma oltre a tutto questo bisogna tener ancor più conto della orografia dei nostri territori, che determina non pochi disagi soprattutto in termini di tempi di percorrenza. Per cui, con forza e determinazione, rivolgiamo un invito a tutte le rappresentanze politiche del territorio crotonese. Chiediamo innanzitutto ai nostri rappresentanti istituzionali, di assumere una posizione ferma e decisa, di scendere in difesa del proprio territorio al di da dei diktat imposti dai salotti romani; perché solo noi che viviamo e abitiamo il nostro territorio siamo a conoscenza delle reali problematiche esistenti. Infine, al nostro coordinatore regionale, Peppe Scopelliti, nonché governatore della nostra Calabria, ai nostri rappresentanti Pdl in seno al Consiglio e Giunta regionale, Antonella Stasi e Salvatore Pacenza, a tutte le rappresentanze istituzionali crotonesi e al Consiglio regionale tutto, chiediamo: attuate i ricorsi alla Consulta giudicando anticostituzionale quanto previsto dal decreto “Salva Italia”. I termini scadono il 24 Febbraio. Altre Regioni, in primis il Piemonte, si stanno già attivando. Difendiamo tutti il nostro territorio!"